Torna a Locorotondo dal 19 giugno al 13 settembre 2020 il festival d’arte contemporanea in strada Esseri Urbani
Gennaio 03, 2020È stata presentata ieri, 29 dicembre, presso la sede dell’Aps U Jùse, la seconda edizione del festival d’arte contemporanea ESSERI URBANI, che si svolgerà dal 19 giugno al 13 settembre 2020.
In apertura è stato presentato l’After Movie ufficiale dell’edizione 2019, realizzato da Marica De Michele, e disponibile sul sito web e sui canali social del Festival.
Il progetto, nato dall’idea di Pino Incredix, che ha curato la direzione artistica della prima edizione, ha già ricevuto il patrocinio del Comune di Locorotondo e dell’Assessorato all’Industria turistica e culturale della Regione Puglia.
Diverse sono le novità in serbo per il 2020. Innanzitutto un nuovo tema – Eterotopia – che è stato illustrato da Angela Conte, cui è stata affidata la direzione artistica della prossima edizione. «Il termine è fortemente evocativo e ci aiuta a dotare il festival di una cornice concettuale, che riguarda la dimensione spaziale, la natura e la percezione dei luoghi. Il punto di partenza è sempre il nostro territorio, la città e gli spazi urbani, letti questa volta alla luce di alcuni grandi temi dell’architettura e dell’urbanistica contemporanea. Primo fra tutti quello della trasformazione dei luoghi in non-luoghi; una città storica come Locorotondo per esempio, in una città-cartolina. I protagonisti della seconda edizione del festival saranno quindi gli spazi urbani, perché è in questi spazi che tutti i membri di una comunità interagiscono, dando loro una identità. Quindi parliamo di spazi concreti, ma anche di spazi mentali, percepiti. Eterotopia, concetto coniato dal filosofo francese Michel Foucault negli anni ’60, è quella che lui stesso definisce una “utopia localizzata”. Si tratta, infatti, di luoghi che si oppongono a tutti gli altri, luoghi utopici, contro-spazi che vengono prodotti da ogni società e da ogni cultura, che restano però reali e localizzabili (sono eterotopie una nave, un cinema, un giardino, un cimitero, un villaggio vacanza, ecc.). Ogni gruppo umano si ritaglia dei luoghi utopici nello spazio che occupa. Alle suggestioni filosofiche di Foucault, si aggiungano quelle letterarie di Italo Calvino e di Aldo Rossi, aprendo il tema ad una lettura esistenziale dello spazio cittadino e dell’architettura. Attraverso il linguaggio dell’arte e la manipolazione fantastica degli spazi urbani – trasformando cioè i luoghi stessi in opere d’arte – si punta a stimolare una riflessione collettiva sull’immagine della città come creazione umana».
Al tema si associa un restyling grafico del logo: «L’elemento caratterizzante del logo Esseri Urbani 2020 è una figura deumanizzata che ricorda i manichini di De Chirico, del suo periodo metafisico – spiega l’autrice, Michela Neglia. – La figura osserva il cuore dall’alto, come l’Ulisse senza volto ne “L’enigma dell’oracolo” del 1910, in cui l’eroe guarda la città sentendosi però senza patria. Citazione dell’episodio mitologico della prigionia di Ulisse nell’isola di Calipso ma anche de l’“Odisseo e Calipso” di Arnold Böcklin del 1883. Il riferimento mitologico serve a spiegare il destino irrequieto di ogni artista, incapace di vivere in quello che ad altri può apparire come un rifugio sicuro. Nessun opera è definitiva. Tutto viene rimesso in moto, tutto ricomincia, nulla permane, neanche i luoghi. Da qui il collegamento ai non-luoghi di Foucault».
È stata Alessandra Neglia, Presidente dell’Aps U Jùse e curatrice del progetto insieme ad Angela Conte, a presentare come si articolerà il festival nel 2020. Resta invariato il metodo di selezione degli artisti: attraverso una Call internazionale, che sarà pubblicata a gennaio, saranno selezionati 10 progetti curatoriali e site specific. Potranno candidarsi questa volta, oltre ad artisti e designer, anche architetti. È prevista anche un’undicesima installazione, a cura dell’Aps U Jùse, della quale però al momento abbiamo deciso di non svelare nulla. L’avvio del Festival sarà preceduto da due attività laboratoriali: la prima, dal 20 al 28 maggio, è la IAH Special Edition Spring-Summer Locorotondo 2020, un workshop di autocostruzione a cura dell’associazione Archistart, partner in questa edizione e rappresentato ieri da Francesco Convertini, che ha illustrato come opera questa realtà. Attraverso il coinvolgimento di studenti, laureati o semplici appassionati in architettura, ingegneria e design provenienti da tutto il mondo, saranno progettati e realizzati gli arredi e le strutture che ospiteranno l’EU Experience; la seconda prevede un laboratorio di Trashprintig, a cura dell’associazione ZicZic, attraverso il quale ripuliremo un luogo del nostro territorio dai rifiuti che vi sono stati abbandonati per trasformarli in supporti per la realizzazione di vere e proprie opere d’arte, oggetto poi di una mostra durante il festival. EU2020 Experience è l’altra grande novità della seconda edizione: un laboratorio diffuso che consenta alla comunità e al pubblico di interagire con gli artisti e gli esperti invitati, favorire lo scambio di idee e competenze attraverso la realizzazione di workshop e seminari, aprire il dibattito anche ad altri attori presenti sul territorio, di vivere – appunto – un’esperienza che completa e arricchisce il percorso concepito per il festival ampliandone il raggio d’azione e i contenuti. L’EXPERIENCE si articolerà in un vero e proprio programma di attività, aperto a linguaggi artistici e discipline differenti, ma anche alla realtà virtuale, grazie ad ambientazioni che saranno progettate per l’occasione da Gianfranco Fuso, in collaborazione con alcuni artisti del territorio, tra cui Daniele (Bees) Angelini e Michela Neglia.
Resta l’attenzione all’accessibilità: Esseri Urbani è il primo Festival d’arte contemporanea del Sud Italia accessibile a persone con diverse abilità (non udenti, non vedenti e ipovedenti), tratto peculiare che resta al centro dell’attenzione dell’organizzazione, anche qui con delle novità rispetto ai servizi offerti.
«Cultura, turismo, ambiente, inclusione sociale, innovazione, valorizzazione dei giovani talenti e professionisti, rigenerazione urbana: sono questi gli ingredienti di un festival che tiene insieme tanti aspetti della vita di una comunità – conclude il Presidente Alessandra Neglia. – Una comunità che si è dimostrata accogliente ed entusiasta. Ringrazio uno per uno tutti i locorotondesi che ci hanno dato una mano, tutta i nostri soci, sempre pronti a dare un contributo di idee o operativo; non ho citato Donato Giacovazzo, il nostro web designer, che negli scorsi giorni ha lavorato senza sosta al restyling del sito, e Silvestro Simeone, che cura la fotografia. Un grazie grande al Comune di Locorotondo e alla Regione Puglia, per aver riconfermato il loro sostegno al progetto».
Infine, a partire da oggi, 30 dicembre, e fino al 30 aprile 2020 sarà possibile partecipare al Social Photo Project #OPPOCITIES. Il bando in allegato.
Per informazioni:
Associazione di Promozione Sociale U JÙSE
Web: www.esseriurbani.it
Mail: info@esseriurbani.it
Facebook: Esseri Urbani
Instagram: @esseri_urbani
Segreteria organizzativa: +39 340 668 2402